Interviste InVece #1 - Placido di Stefano
- Deborah Guarnieri

- 21 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 lug

Intervista a Placido Di Stefano
In occasione della primissima live-intervista targata InVece, Deborah Guarnieri e Simone Sciamè hanno intervistato Placido di Stefano, autore di GAP. Grottesco Adolescenziale Periferico (Neo Edizioni, 2025).
Il nuovo romanzo di Placido di Stefano è dirompente, irriverente, punk. Parla di adolescenti fuori rotta, di periferia di fentanyl, di loschi giri di appuntamenti per adulti, senza abbellimenti, senza zucchero per indorare la pillola. Cliccando qui, potrete scoprire di più.
Noi vi lasciamo con un estratto che ci ha fatto alzare dal letto per cercare una matita, sottolineare, ricordare.
Provino Didattico #1. Inquadratura fissa. Primo piano di Fedor. La voce del Moro in sottofondo dice, cazzone, di' qualcosa. Poi aggiunge, avanti, presentati. Il ragazzo annuisce e si volta prima a destra, poi a sinistra, come nelle foto segnaletiche, infine torna a fissare l'obiettivo, dice, Fedor, sono Fedor di Inganni, detto Fedo, ho sedici anni, sedici anni e mezzo, e sono in terza liceo, cioè, ho appena finito la terza liceo, liceo classico, vivo con mio padre e mia sorella, la mia gemella, Frida, mia madre invece, cioè, lei non c'è più, ecco, e... non so più cosa dire, cosa posso aggiungere?, cioè, che non ho nessuna idea del futuro, ecco, se mi dovessero chiedere, cosa vuoi fare da grande? io non lo so proprio, è come se... come se il mio futuro fosse un'immagine nebulosa o sfocata, ecco, una cosa del genere, anche perché, parliamoci chiaro, chi ci pensa al futuro a sedici anni? tu conosci qualcuno della nostra età che pensa al futuro?, ma quale futuro?, cos'è il futuro?, è solo un tempo verbale, ecco cos'è il futuro.





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