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Letture estive - I consigli di InVece

Letture Estive di InVece
Immagine generata con AI

Letture Estive: Sei libri per l’estate. Consigli di lettura per evadere, camminare, immaginare


Letture estive: Se stai cercando di evadere dalla calura e il climatizzatore non ti basta, se stai facendo la valigia, i vestiti invadono letto sedie pavimento e tu li acchiappi uno a uno selezionando i migliori abbinamenti per la spiaggia, per la passeggiata al tramonto, per non superare i famigerati 40x20x25 di Ryanair, se già devi prepararti i boccettini da 100 ml per i controlli di sicurezza e in sottofondo continui a ripeterti: che libro mi porto?, o se già devi uscire a comprare un nuovo paio di scarpe da trekking per la montagna e ti riproponi di passare in libreria sulla via del ritorno, ma anche se per quest'anno ti accontenti di viaggiare con la fantasia, noi di InVece ti risparmiamo ulteriori sforzi.


In questo articolo troverai sei consigli, sei letture che ci sono rimaste addosso e che ci saltano alla mente quando pensiamo al viaggio, di qualunque viaggio si tratti, in tutte le accezioni che questa parola può avere. Vi diremo perché ci sono piaciuti, quale atmosfera emanano, a quali bisogni rispondono le storie che contengono. Il resto lo lasciamo scoprire a voi.



Bestiario Sentimentale
La Nuova Frontiera, 128 pag.

Deborah Guarnieri consiglia: Bestiario sentimentale, Guadalupe Nettel


L'ho letto sotto l'ombrellone durante una vacanza al mare particolarmente noiosa, e questi racconti le hanno dato colore. Raccontano storie attraverso la presenza di animali: due pesci combattenti, maschio e femmina con problemi di convivenza, riflettono dal loro acquario le dinamiche di una coppia. Un ragazzino ferito empatizza con gli scarafaggi che invadono casa degli zii, rimestando gli equilibri familiari. E ancora: una gatta, un fungo cutaneo, una vipera accompagnano vite che cambiano forma. In questo senso, è un viaggio nella sensibilità dell'autrice messicana, nell'universo non-umano che si intreccia con il nostro. Nell'animalità umana, e nell'umanità animale.



Il sentiero del sale, Raynor Winn
Feltrinelli, 320 pag.

Valeria Meazza consiglia: Il sentiero del sale, Raynor Winn


Me lo porto dietro da mesi come la copertina di Linus, perciò la mia copia è smangiata di sale e sabbia, ha qualche macchiolina di caffè, impronte feline, tracce di foglie e una miriade di annotazioni a matita.

Perché mi sono innamorata di questo libro? Perché si può leggere in fretta o a tappe, come un cammino, ma fa comunque bene all'anima. È un libro per chi ha bisogno di ricominciare e per chi non sa ancora di averne bisogno: parla di come la natura può guarirci quando abbiamo perso tutto, e di come perdersi viaggiando a volte possa essere il modo migliore per ritrovarsi.




Autostop con Buddha
Feltrinelli, 464 pag.

Gerardo Fortino consiglia: Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone, Will Ferguson


Questo libro non è un viaggio, è una confessione in movimento.

Un taccuino di strada che sa di pioggia sottile, ramen istantaneo e silenzi zen. Ideale per l’estate, perché si legge come si viaggia: con poco, con fame, con gli occhi larghi. Se hai bisogno di staccarti dal mondo senza doverlo distruggere, prendi questo libro e sparisci per un po’. Non ti cambia la vita, ma ti ricorda che esiste ancora un modo per attraversarla a piedi, con ironia e senso. E con le dita alzate verso l’orizzonte.



Le quattro casalinghe di Tokyo, Natsuo Kirino
Neri Pozza, 658 pag.

Alice Bergamin consiglia: Le quattro casalinghe di Tokyo, Natsuo Kirino


Un libro per chi, anche per le ferie, deve scendere a compromessi.

È la giusta lettura per chi ha dovuto accondiscendere alle esigenze (o capricci) di mariti, mogli, genitori, compagni, figli, suocere su dove andare in ferie. Sarà la lettura ideale per voi, perché vi trasporterà in un mondo completamente diverso e non riuscirete a staccare gli occhi dalle pagine, perché bramerete di sapere gli sviluppi e come andrà a finire. È un thriller che va bene anche per chi, come me, non ne è appassionata, ma viene intrigata dalle belle storie raccontate come si deve. E poi, offre un ritaglio di mondo giapponese diverso da quello che ci aspettiamo: un po’ noir, con gente cattiva che assapora la vendetta.



Strani disegni, Uketsu
Einaudi Stile Libero, 248 pag.

Valeria Zangaro consiglia: Strani disegni, Uketsu

Non c’è viaggio estivo senza almeno un libro giallo in valigia. Strani disegni edito da Einaudi è

uno di questi: se non ne avete sentito parlare vuol dire che non frequentate molto i social. È il caso editoriale e social dell’estate. A scriverlo è un autore e youtuber giapponese (qui i suoi video per recuperarli; così come il videogioco online dal sapore retrò realizzato per la promozione italiana), e dall’identità sconosciuta. In questo giallo dalle sfumature gotiche e horror, che unisce parola e illustrazione, ci sono un blog su cui sono state pubblicate le illustrazioni di una scena terrificante, disegni infantili e profezie nefaste, perché alcune vendette sono impossibili da spezzare.



Il rito Marco Malvestio
Tetra, 85 pag.

Simone Sciamè consiglia: Il rito, Marco Malvestio

D’estate, non dimenticatevi i racconti. C’è sempre spazio in valigia per un libro. Sono poco più di ottanta pagine. Potete persino pensare di leggerlo in treno o in aereo. Quello che vi consiglio è Il rito di Marco Malvestio, edito da Tetra. Simone si trova nel Nord America, lavora all’università. È fidanzato con Serena, che è rimasta in Italia. I due si chiamano tutti i giorni, ma Simone, seppur intrattenga lunghe conversazioni con lei, sembra distratto. Infatti, dopo la telefonata Simone passa il tempo in un sito per adulti dai contenuti sessuali hardcore. Non è un semplice trastullo, ma un vero e proprio chiodo fisso. Ogni giornata viene vissuta in funzione del rito, che trascende la mera masturbazione. Una liturgia che entra così a fondo nella sua vita quotidiana da non lasciare scampo nemmeno al suo ritorno in Italia. Malvestio traccia un racconto di ossessione e di impudicizia, ne disinnesca la trasgressione con una prosa asciutta, da camera bianca, in cui non c’è spazio per le emozioni. 




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