La poesia in prosa: lo scrittore Erri De Luca
- Alice Bergamin

- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 5 min

Secondo una classica immagine collettiva, lo scrittore è una persona che si dedica appassionatamente alla stesura dei testi, buttandosi a capofitto su una pagina vuota da riempire, scervellandosi su un singolo lemma, lavorando tutta una mattina per aggiungere una virgola, per poi incaponirsi tutto il pomeriggio e alla fine toglierla.
Invece, possono esserci molte sfaccettature e lati personali che si pongono accanto all'attività artistica di un autore, facendola brillare maggiormente, oppure inasprendo i commenti e le opinioni della gente.
Con lo scrittore Erri De Luca è un po' così: amato, premiato e invitato in molti eventi per le sue opere letterarie e nel contempo finito sotto i riflettori per altre sue azioni, lontane dall'ambito letterario, viste come provocatorie e che hanno suscitato commenti e reazioni svariate.
Prima di farvi scoprire tutte le sfaccettature, iniziamo con una curiosità: il suo nome di battesimo è Erri, che è la versione italianizzata di Harry, il nome di un suo zio.
Lo scrittore De Luca: le sue opere
Nato a Napoli nel 1950, prima di dedicarsi a tempo pieno di letteratura, lo scrittore Erri De Luca ha svolto diversi lavori: fattorino, fotografo di ritratti, operaio (in Fiat, in cantiere di puntellamento dopo il terremoto di Napoli del 1981, di rampa a Catania, in varie imprese edili) e manovale in edilizia. Dal 2023 vive nella campagna romana dove pianta alberi.

Il suo primo romanzo Non ora non qui, scritto in età giovanile, è già intriso di quel suo linguaggio poetico ed evocativo (a tratti romantico) che caratterizzerà tutte le sue opere; tratta il tema, che approfondirà varie volte anche in futuro, dei legami tra i famigliari e gli effetti che l'educazione, gli insegnamenti e i comportamenti dei genitori possono avere sullo sviluppo personale dei figli ma anche di loro stessi, mostrando quindi di pagina in pagina, con leggerezza e sensibilità, una moltitudine di sfaccettature.
Un altro argomento caro allo scrittore è la passione d'amore, che coglie a qualsiasi età e che purtroppo è collegata spesso a sentimenti di infelicità, malinconia e rimorso: ne sono un esempio i libri Il peso della farfalla e Il giorno prima della felicità; in quest'ultimo sonda anche il sentimento di solitudine tipico dell'adolescenza e la miseria del dopoguerra in Italia.
Lo scrittore però non manca di toccare anche questioni molto crude, pur sempre però con un'eleganza e una sensibilità che non scade mai nel volgare e nell'indecenza: ne I pesci non chiudono gli occhi, ad esempio, racconta una storia di iniziazione al sesso e alle crudeltà della vita; ne Il torto del soldato De Luca parla del lacerante senso di sconfitta del protagonista, un vecchio criminale di guerra che vive con sua figlia.
Alcuni altri libri che lo scrittore ha pubblicato dal 1991 al 2023:
Una nuvola come tappeto, uscito nel 1991;
Aceto, arcobaleno del 1992;
In alto a sinistra, 1994;
Tu, mio, pubblicato nel 1998;
Elogio del massimo timore. Il salmo secondo e Tre cavalli anno 2000; Tre cavalli
Il contrario di uno (2003);
In nome della madre del 2006;
Sottosopra e Lettere fraterne del 2007;
La doppia vita dei numeri del 2012;
Storia di Irene, pubblicato nel 2013
Il più e il meno, uscito nel 2015
A grandezza naturale (2021)
Le regole dello Shangai e Cercatori d'acqua, entrambi del 2023
Oltre a questi titoli, sono da menzionare altri tipi di testi: la raccolta di racconti L'isola è una conchiglia, il breve scritto Senza sapere invece, i romanzi a tema religioso E disse e Le sante dello scandalo, la raccolta di poesie L'ospite incallito e il testo La parola contraria che racconta la sua vicenda giudiziaria in merito alla questione No Tav.
Per il teatro, nel 2003 è stato in scena con Attraverso, nel 2006 con Chisciotte e gli invisibili e nel 2010 con In nome della madre e In viaggio con Aurora.
Per il cinema nel 2019 ha co-prodotto il film Happy Times, con la regia di Michael Mayer.
Montedidio, quando la poesia diventa prosa
Montedidio è un quartiere che si trova nella parte più alta di Napoli, è brulicante e denso, dove nemmeno i morti stanno quieti e il sedimento delle maestranze del passato si mescola a quelle del presente e qualificano quelle del futuro.
C'è un viavai di persone, profumi e colori, tra strade e stradine, altezzosi palazzi e l'umiltà delle piccole case; ci sono il falegname Mast'Errico e lo scarparo Don Rafaniello (arrivato a Napoli da qualche angolo sperduto d’Europa e con l’idea fissa di raggiungere prima o poi la Terra Santa), che insegnano a uno smilzo tredicenne, garzone in bottega, non solo a lavorare, ma soprattutto a pensare sugli uomini e sulle cose e a scoprire l'ammore (sì, proprio quello con la doppia emme).
Napoli è protagonista, con le sue mille povertà, i suoi odori, i suoi ricatti e sotterfugi e soprattutto con il suo dialetto, lingua unica e distinta: l’italiano è una lingua senza saliva, il napoletano invece tiene uno sputo in bocca e fa attaccare bene le parole.
Il giovane protagonista porta sempre con sè un boomerang di legno, il bumeràn, con il quale vive in simbiosi, perché dono del padre. Ogni sera sale sul terrazzo condominiale per allenare il braccio al lancio perfetto e un giorno incontra Maria, ragazzina che, pur avendo già conosciuto le cattive intenzioni mascherate da attenzione paterna da parte del padrone di casa, sogna ancora l'amore. M'importa di te saranno le parole di lei che sanciranno finalmente l'incontro con il desiderato sentimento vero, puro.
E alla fine arriverà anche il lancio perfetto, accompagnato da un urlo di un ragazzo non più bambino, che si apre al nuovo destino e al futuro.

Oltre lo scrittore De Luca: l'attivismo politico, il volontariato, la montagna
Per proporre una visione completa di Erri De Luca non devono essere dimenticate le svariate attività extra letterarie: l'immensa passione per la montagna - lo scrittore è un abile scalatore, nonché amante delle piante - l'attivismo politico e il volontariato:
1970 -1976: militanza a tempo pieno in Lotta Continua
autunno 1980: 37 notte di bivacco a sostegno del blocco Fiat Mirafiori a Torino
1983 - 1984: volontario in Tanzania (rientro per malaria)
1992 - 1997: autista di convogli umanitari nella guerra in Bosnia
aprile/maggio 1999: tre settimane a Belgrado durante il bombardamento da parte della Nato
2000 - 2001: sostegno alla lotta della Val di Susa; processato nel 2013 per istigazione a commettere reati per alcune interviste in cui aveva sostenuto l'attività NOTAV; chiusura del processo nel 2015 con l'assoluzione; a sua difesa ha pubblicato La parola contraria
2011: l'1 luglio istituisce la Fondazione De Luca, che ha come obiettivo la partecipazione ai grandi cambiamenti della nostra epoca: i grandi flussi migratori, il momento storico del Mediterraneo, la funzione dell’Europa
2017: in Sudan all’ospedale di cardiochirurgia di Emergency con Gino Strada e due settimane su una nave soccorso di Medici Senza Frontiere
2022: numerosi viaggi in un furgone carico di aiuti per l'Ucraina

Le attività extra-letterarie di Erri De Luca interessano perché incarnano concretamente i valori e la filosofia che troviamo durante la lettura dei suoi libri: una costante coerenza tra il pensiero e l'azione, la persistente sfida personale che lo porta a forti impegni sociali e il suo rapporto intenso e fisico con la vita e la natura.
Spesso le sue righe dimostrano la sua passione per l'alpinismo e l'arrampicata: non di rado troviamo metafore e riflessioni esistenziali legate all'attività fisica in montagna, vista come un modo per dare un equilibrio tra la mente e il corpo, una sorta di esperimento per affrontare la vecchiaia senza cedere al declino.





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