Consulenza Editoriale: guida pratica per non farsi abbindolare e pubblicare meglio
- InVece Team
- 4 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Consulenza Editoriale non è un talismano: è l’arte concreta di far passare un manoscritto dal “mi piace” al “sta in piedi sul mercato”. Nel frattempo, il settore pullula di promesse, pacchetti e scorciatoie che costano care proprio quando servirebbe lucidità. Qui trovi strumenti pratici, dati e check-list per orientarti adesso—senza farti incantare dal primo “siamo in tutte le librerie”.

Perché oggi la Consulenza Editoriale è indispensabile
Il contesto: nel 2024 il trade ha registrato una flessione rispetto al 2023 (vendute ~2,4 milioni di copie in meno; -1,5% a valore), dopo anni complessivamente positivi dal 2019. Il che non è apocalisse, ma un campanello: l’attenzione del lettore si conquista con qualità e strategia, non con pacchetti lampo.
Sul lato lettori, nel 2023 ha letto almeno un libro il 40,1% degli italiani (6+); i “lettori forti” sono il 15,4%. Tradotto: il bacino esiste ma non perdona l’improvvisazione—serve un prodotto curato, posizionato con intelligenza.
E i territori contano: i dati 2024 mostrano divari geografici significativi nella domanda (Nord-Ovest ~36%, Sud e Isole ~19% del trade gen-ott). Ignorarlo significa pianificare al buio.
Bolla speculativa: cos’è davvero
Chi guadagna prima del lettore e su di te autore, non con te:
contratti con “contributo” camuffato (obblighi d’acquisto copie, fee di stampa travestite da “servizi”);
promesse fasulle “distribuzione ovunque”;
“editing” cosmetico in due passate;
marketing a scatola chiusa senza KPI.
Queste possono rientrare in comportamenti commerciali leciti ma fuorvianti; quando sforano, parliamo di pratiche commerciali scorrette: l’AGCM definisce scorrette le condotte che falsano in modo apprezzabile le scelte economiche del consumatore. Conoscere definizioni e canali di segnalazione è già una rete di sicurezza.
Consiglio operativo: chiedi sempre chi assume il rischio economico dell’edizione. Se paghi tutto tu, non è editoria “tradizionale”: è un altro modello, da valutare con numeri, non con entusiasmo.
Cosa fa (concretamente) un consulente editoriale
Assessment Lettura professionale, analisi del potenziale, target e “comparables” recenti; esce una scheda di lettura con priorità di intervento, rischi e posizionamento.
Sviluppo del testo
Strutturale (architettura capitoli, arco dei personaggi, ritmo, punto di vista).
Line & copy-editing (frase, lessico, coerenza).
Fact-checking di base (nomi, date, cronologie).
Pre-pubblicazione Correzione di bozze, sinossi long/short, pitch, proposal per editori/agenzie, materiali stampa.
Go-to-market editoriale Mappa editori/collane allineati, finestre d’invio, calendario fiere/festival, piano B (self/ibrido) con costi/benefici trasparenti.
Contrattualistica & diritti Non sostituisce l’avvocato, ma traduce il “contrattese”: durata, territori, formati, anticipo/royalty, rendiconti, opzioni, revert.

Le basi legali: diritto d’autore e contratto di edizione, senza legulei
In Italia il diritto d’autore nasce con l’opera (non ti serve “registrarla” per esistere). Si distingue tra diritti morali e diritti di utilizzazione economica. Capire chi può fare che cosa con la tua opera è il primo atto di igiene editoriale.
Il contratto di edizione stabilisce quali diritti cedi, per quanto tempo e dove (territori), con che compenso (anticipo, royalty) e come vengono rendicontati i proventi. Attenzione a opzioni sulle opere future e durata/portata delle cessioni.
Mini-promemoria: diffida di clausole che ti obbligano ad acquistare molte copie, di rendiconti nebulosi e di urgenze artificiali (“firma entro venerdì”). Se qualcosa non torna, fermati e fatti assistere.
Consulenza Editoriale e numeri: leggere il mercato senza farsi prendere dal panico
Il sistema libro non è in “coma”: mostra cicli, con crescita cumulata dal 2019 e una frenata nel 2024. Ciò impone selezione migliore, non rassegnazione
Lato domanda, il 40,1% di lettori annui dice che esiste spazio, ma va centrato (genere, formato, pricing, finestre stagionali).
Lato territorio, calibra promozione e presenza eventi considerando i divari geografici.
KPI editoriali che contano
Da tenere d’occhio:
Fit di collana: esistono titoli confrontabili negli ultimi 24 mesi?
Distribuzione reale: reti, copertura, politiche di resa.
Economics: tiratura, anticipo, % royalty, base di calcolo, break-even realistico.
Traction misurabile: preordini, newsletter attiva, blurbs verificabili, tappe stampa vere.
Timing: stagionalità (fiere, back-to-school, Natale).
Da prendere con le pinze:
“Siamo in tutte le librerie” (senza nomi di rete/accordi).
“Campagne social” senza obiettivi numerici (preordini, firme, sell-out).
“Editing espresso”: se è velocissimo, di solito è cosmetico.
Red flags che un consulente riconosce in 5 minuti
Contributo mascherato (obbligo di comprare centinaia di copie).
Rendiconti opachi o sporadici.
Diritti ceduti “a pioggia” su formati e territori senza contropartite.
Urgenze o pressioni a firmare.
Distribuzione raccontata in modo vago. Se sospetti scorrettezze, sappi che esistono definizioni e strumenti di tutela del consumatore presso l’AGCM.

Anatomia di un percorso ben fatto (dal manoscritto al contratto)
Diagnosi: lettura professionale, colloquio, scheda con roadmap capitolo per capitolo.
Sviluppo: cicli di riscrittura con obiettivi concreti (archi, ritmo, voce, taglio ridondanze).
Pre-pubblicazione: bozze, sinossi, pitch deck, query, selezione target (editori/agenzie).
Negoziazione: lettura clausola-per-clausola, simulazioni royalty/anticipo, verifiche su distribuzione.
Prime 12 settimane: coordinamento ufficio stampa, calendario presentazioni, presidio canali.
Consulenza Editoriale e contratti: checklist minima
Durata e territori (Italia/estero; solo lingua italiana?).
Formati (stampa, e-book, audio) e chi li produce.
Anticipo/royalty (percentuali, base di calcolo, soglie, sconti).
Rendiconti (quando, come, diritto di verifica).
Opzioni su opere future (limiti chiari).
Revert dei diritti (quando rientrano?).
Strumenti pratici
Scheda auto-diagnosi autore in una frase; perché adesso; lettore ideale; 3 comparables recenti; unicità specifiche; rischi (legali, sensibili, strutturali).
Griglia “realtà vs brochure” Distribuzione: quale rete e che copertura? Marketing: obiettivi numerici (non “visibilità”). Contratto: numeri, rendiconti, opzioni.Produzione: carta, tiratura, tempi, politiche di resa.
Canali e fonti ufficiali Per capire diritti e tutele, consulta le pagine istituzionali su diritto d’autore e le guide operative SIAE; per il quadro di mercato, i report AIE.
FAQ
La consulenza garantisce la pubblicazione?
No. Garantisce testo migliore e scelte migliori. Le scorciatoie garantiscono delusioni costose.
Meglio self o tradizionale?
Dipende dal progetto. Un consulente serio fa numeri e scenari, non ideologia.
Quanto dura un buon editing?
Settimane o mesi, non giorni: il tempo necessario perché il libro regga davanti a un lettore reale.
Ha senso pagare servizi?
Sì, se hanno deliverable chiari e KPI. No, se sostituiscono l’investimento dell’editore nella filiera.
Consulenza Editoriale: la frase che conta
Consulenza Editoriale significa smettere di sperare nella fortuna e iniziare a trattare il libro come un progetto. Tu porti la storia; i professionisti portano metodo, controllo qualità, reti e prudenza contrattuale. In un mercato che alterna spinte e frenate, è l’unico modo per trasformare un manoscritto in un oggetto che respira nel mondo.
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